"Gli americani potranno finalmente acquistare l'auto che vogliono. Tutto questo ci permetterà di salvaguardare l'industria dell'automobile e i suoi grandi lavoratori". Con queste parole, il presidente americano ha acceso i riflettori sulla trasformazione epocale che sta investendo il settore automobilistico mondiale: il passaggio dalla produzione di auto con motore a combustione interna a quella di veicoli elettrici. Una rivoluzione che sta coinvolgendo anche le case automobilistiche europee, un tempo baluardo della tradizione motoristica, che oggi si trovano a dover affrontare nuove sfide e opportunità.
L’ Europa non ha intenzione di effettuare una retromarcia sullo stop a benzina e diesel dal 2035, ma un compromesso si può fare: congelare le multe in vigore dal 2025 contro le Case che non taglieranno del 15% le emissioni da nuove immatricolazioni. Al momento si tratta solo di voci di corridoio riportate dalle agenzie di stampa. Però qualcosa potrebbe muoversi.
La Opel, Ford, Lotus ma anche Porsche avevano come obiettivo quello di portare le vendite globali dei propri modelli elettrici all’80% entro il 2028/2030, ma tale obiettivo è stato rivisto a causa dei dati recenti.
Per Porsche l’elettrico è partito subito forte facendo registrare dei buoni dati di vendita, ma dopo poco ha subito un calo a livello globale del 7%, dovuto principalmente al crollo nelle vendite della Taycan, che è venuta giù del 50%, risultando il peggior modello Porsche in tal senso.
Il vice-presidente e direttore finanziario di Porsche ha chiarito che vista la propensione dei clienti all’acquisto di motori endotermici, il marchio avrebbe valutato di lasciare per maggiore tempo questo tipo di tecnologia.
Anche Stellantis, ad esempio, starebbe pensando di riproporre motori diesel su alcune vetture di determinati marchi del Gruppo. Bisognerà poi capire quanto tutto questo peserà in termini di emissioni e quindi di eventuali multe da parte dell’UE.
Un iter del tutto analogo quello perseguito dalla Mercedes e Audi.
Perché le auto elettriche non decollano in Europa?
Diversi fattori hanno contribuito a questo ripensamento:
Il futuro dell'auto in Europa è ancora da scrivere. La transizione verso l'elettrico è un processo complesso, quasi impossibile si direbbe.
In Italia l’auto elettrica fa ancora fatica ad imporsi; Secondo il Global Automotive Consumer Study 2025 di Deloitte, si registra una diminuzione dell'interesse per auto BEV (Battery Electric Vehicle) e Plug-in hybrid electric. Allo stesso tempo, aumenta la preferenza per veicoli a benzina e diesel per cui in due anni l’interesse rimbalza dal 19% al 32%. Il prezzo è uno dei motivi principali.
I motori termici, evoluti e resi più sostenibili, continueranno a essere una scelta valida per molti automobilisti. L'importante è che la transizione verso una mobilità più sostenibile avvenga in modo graduale, tenendo conto delle esigenze di tutti e valorizzando le diverse tecnologie disponibili.